Optare per un arredamento cosiddetto ‘green’ non significa seguire una tendenza d’arredo destinata a passare di moda, ma ci definisce come persone consapevoli, attente alla sostenibilità, rispettose dell’ambiente e della salute di chi vive in quella casa dove si andrà ad arredare.
Il processo produttivo
Occorre subito dire che una delle ultime tendenze che si sta diffondendo anche in Italia è proprio quella di fare sempre più attenzione all’ambiente, puntando su un arredo che sia eco-friendly. I materiali sostenibili diventano sempre più spesso la prima scelta, grazie a una crescente consapevolezza di consumatori e produttori. Anche l’arredamento rientra finalmente in quest’ottica, coinvolgendo l’intera filiera, dalla scelta delle materie prime alla produzione in chiave green. Un’azienda di arredamento realmente green è un’azienda che rende tale tutta la sua filiera: si parte ovviamente dal reperimento delle materie prime e successivamente si interviene sui processi produttivi, alimentandoli con energie alternative ed evitando tutto ciò che possa compromettere la sostenibilità del prodotto finale.
L’arredamento ‘vegano’
Nel rispetto dell’ambiente si usano solo vernici atossiche, legno proveniente da foreste a riforestazione controllata, pannelli realizzati con materiale riciclato al 100% e altri materiali come acciaio, vetro e alluminio completamente riciclabili. La sostenibilità ambientale non è una moda passeggera, ma una vera e propria esigenza che il nostro pianeta ci impone di rispettare. Se ne sono accorti anche architetti e designer, che ormai da qualche anno adottano un approccio green, sia nella costruzione delle case, sia nella scelta dei materiali da interni. Così, in quest’ottica, il legno occupa il gradino più alto del podio. Amico dell’ambiente, versatile e resistente è anche il bambù, tanto amato dal mondo asiatico. Non dimentichiamo poi gli elementi d’arredo in cartone, che possono essere utilizzati anche per sedute, tavoli e librerie perché molto più robusti di quanto si possa immaginare. Altra opzione perfetta per una casa green è infine il vetro: meno economico ma ugualmente resistente e riciclabile.
Niente pelle
L’arredamento green non prevede divani e poltrone in pelle: dunque, chi amasse questo effetto dovrà orientarsi verso l’alcantara o il lorena, tessuti artificiali dalla sensazione vellutata. In ogni caso il vegano preferisce fibre di origine vegetale come canapa, cocco, sughero, bambù, cotone e lino. E per le imbottiture dei cuscini e delle poltrone si possono usare per esempio cotone, materiali innovativi in fiocchi di polpa di bambù il cui pregio è di prevenire e alleviare i dolori alle spalle e alla cervicale, o cuscini imbottiti con fiori di lavanda, farro e grano saraceno.
E la camera da letto?
Anche in questo ambiente, le soluzioni sono sostenibili: la lana deve essere bandita, ma si possono scegliere lenzuola e piumini in tessuti vegani, realizzati con fibre naturali come cotone organico, canapa e lino. Anche il materasso classico di origine animale, può essere sostituito da quelli vegani realizzati in lattice, ricavato dalla linfa dell’albero della gomma. Un’altra alternativa è quella del lattice con fibra di cocco, che regala al materasso una struttura elastica ma rigida.
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